Origine del termine
Il termine autenticità deriva dal latino tardo authentĭcus ovvero «autentico» cioé vero, non falso, non falsificato, e che si può provare come tale. Inoltre deriva anche dal greco αὐϑεντικός, derivato di αὐϑέντης, che vuol dire «autore», «che opera da sé» e che significava «avere autorità su se stessi». La parola è composta da autòs (se stesso) ed entòs (in, dentro) e quindi si può riferire anche alla nostra vera interiorità, al di là di quello che vogliamo apparire o crediamo di essere.
Significato di autenticità
L’autenticità riguarda ciò che è autentico, genuino, ossia che non è falso o falsificato e che può dimostrarsi o imporsi come vero.
Fonte: Wikipedia
Autenticità e sicurezza
Un sistema informatico é considerato sicuro quando è in grado di garantire determinati requisiti di sicurezza in termini di disponibilità, integrità, riservatezza e autenticità.
Fonte: Norma ISO 177991
Autenticità delle informazioni
Quando si riceve un messaggio è necessario poterne identificare la provenienza certa, cioé l’identità del mittente. A tal scopo vengono utilizzati meccanismi basati su tecniche crittografiche.
Autenticità e autenticazione
Il concetto di autenticità è strettamente collegato a quello di autenticazione in cui l’utente deve dimostrare la propria identità al sistema prima di poter accedere.
Autenticità e non ripudiabilità
- Autenticità: Il destinatario possiede prove sufficienti che il messaggio provenga effettivamente dal mittente indicato.
- Non ripudiabilità: Proprietà secondo la quale tali prove devono essere opponibili anche nei confronti del mittente.
Una tipologia di attacco informatico è dato dalle falsificazioni che violano appunto i requisiti di autenticità e di non-ripudio.